Secondo i dati rilevati da Anitec-Assinform, l’associazione di Confindustria che raggruppa le aziende di ICT in Italia, il mercato dell’Intelligenza artificiale nel 2022 ha raggiunto quasi 500 milioni di euro, 442 per la precisione e prevede di raggiungere i 700 milioni nel 2025.
Si conferma quindi definitivamente come l’intelligenza artificiale sia diventato uno strumento fondamentale di sviluppo per il mercato digitale italiano con benefici per le imprese private e le aziende pubbliche.
Ma mentre in paesi come la Germania e la Francia le imprese anche di piccole dimensioni hanno intrapreso da qualche anno investimenti in soluzioni di AI, in Italia è ancora poco utilizzata dalle piccole imprese. Probabilmente non ne comprendono le potenzialità o più realisticamente non hanno gli strumenti finanziari per potenziare i propri sistemi di sviluppo o i loro prodotti attraverso tecnologie all’avanguardia.
I dati Istat riferiti al 2021 riportano che solo il 6,2% delle imprese utilizza sistemi di IA, mentre la media UE è dell’8%, la percentuale di piccole imprese si attesta al 5,3%, contro il 24,3% delle grandi imprese.
A questo proposito riportiamo un interessante commento di Giovanni Baroni, presidente di Piccola Industria di Confindustria riguardo l’andamento del mercato in Italia: «L’intelligenza artificiale applicata all’impresa, nell’immaginario comune, è spesso associata ad attività legate ai giganti del settore tech» e continua «È invece importante comprendere come questa disciplina sia alla portata di tutte le imprese. Infatti, può essere applicata in ogni realtà industriale, a prescindere dalla dimensione, e assicurare benefici in termini di minori costi e maggiore efficienza, contribuendo anche al raggiungimento di criteri ESG sempre più richiesti dal mercato e dagli investitori. Per cogliere questa opportunità è necessario però supportare le nostre Pmi nella transizione digitale. Si tratta di un processo complesso, elaborato attraverso tecnologie interdipendenti e soprattutto competenze, attitudine mentale e capacità di trasformarsi».
Noi concludiamo dicendo che sappiamo molto bene come l’intelligenza artificiale possa rappresentare uno strumento strategicamente rivoluzionario nella pratica operativa delle imprese private e anche delle amministrazioni pubbliche, con un impatto sulle prestazioni aziendali notevolmente più alto rispetto ad altre tecnologie digitali.
Ecco perché investiamo le nostre risorse in ricerca, sperimentazione, competenze e progetti di AI e come fornitori promuoviamo lo sviluppo di soluzioni innovative anche per le piccole imprese supportandole in tutto il processo fin dall’avvio, attraverso la ricerca delle risorse finanziarie.
Possiamo affermare con assoluta certezza che l’utilizzo di tecnologie di AI eleva i servizi offerti ai propri clienti e rappresenta uno strumento determinante per imporsi e rendersi competitivi nel mercato attuale e attraenti per gli investitori stranieri.
L’entusiasmo e la voglia di innovarsi e di trasformarsi ci sono, è il momento di cogliere tutte le opportunità.