Digital Assistant Athlos a favore dell’inclusione

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In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità parliamo di nuove tecnologie e soluzioni innovative volte a garantire pari opportunità di accesso anche alle persone con disabilità.

I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indicano approssimativamente un miliardo di persone disabili in tutto il mondo, con disabilità cognitive, della vista, dell’udito, del movimento o altre forme. E l’innovazione tecnologica punta a soddisfare esigenze diverse con strumenti dedicati di ogni tipo.

La questione del divario digitale è, infatti, sempre molto sentita e resta una priorità dell’Agenda 2030 che punta anche sulle partnership tra istituzioni pubbliche e private in quanto considerate essenziali per democratizzare l’accesso alle competenze digitali. Se pensiamo al problema del divario digitale nella sua declinazione relativa alle persone con disabilità visive, fisiche o cognitive, alle difficoltà che questi utenti incontrano nella vita quotidiana nell’utilizzo di una tastiera o di un touch screen possiamo ben immaginare come alcune soluzioni innovative siano andate a migliorare l’approccio e l’accessibilità digitale.

Tra le diverse innovazioni che possono contribuire a rendere più semplice il rapporto con la tecnologia per le persone con disabilità, parliamo in particolare degli assistenti digitali che grazie all’interazione vocale in linguaggio naturale offrono un metodo alternativo e più intuitivo per accedere alle informazioni e per interagire con prodotti e servizi digitali.

L’Assistente digitale AIKA sviluppato da Athlos, e certificato AGID nella sua verticalizzazione per la Pubblica Amministrazione (AIPA), ha un volto e una voce, comprende le domande degli utenti e interagisce in linguaggio naturale ricorrendo ad algoritmi di apprendimento automatico per generare risposte immediate grazie alla sua possibilità di integrazione diretta, a mezzo API, con i contenuti di qualunque portale web.

Gli assistenti digitali sono tecnologie che hanno, quindi, il merito di aumentare l’autonomia individuale delle persone con disabilità percettiva e motoria in quanto permettono di facilitare varie attività quotidiane che altrimenti risulterebbero complicate.

Facciamo qualche esempio concreto: una persona con una difficoltà nell’uso delle mani e quindi ad utilizzare una tastiera potrà attivare vocalmente l’Assistente digitale, semplicemente pronunciando una parola chiave.

Una persona non vedente o ipovedente può chiedere a un assistente vocale di leggere il contenuto di un’e-mail o di una pagina web, così come una persona con problemi di udito può utilizzare un assistente vocale per trasformare la voce in testo, da inviare successivamente a mezzo e-mail o tramite chat, social, etc.

Athlos con i continui e costanti investimenti in ricerca e sviluppo per il miglioramento di reti neurali, l’elaborazione del linguaggio naturale e dell’apprendimento automatico, punta a far diventare i propri assistenti digitali sempre più affidabili e nel contempo dà il proprio contributo alla realizzazione di un mondo digitale più inclusivo e accessibile.

Le nuove tecnologie, e tra queste anche gli assistenti digitali, possono quindi fornire un aiuto concreto alle persone meno fortunate e facilitare il percorso verso il completo superamento del divario digitale e l’effettiva inclusione sociale delle persone con disabilità, concorrendo al miglioramento della loro qualità di vita.

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